E-commerce: com’è andato il 2020 e come andrà il 2021
30 Dicembre 2020 In Blog Leave a comment
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È una delle poche certezze che ci lascia questo 2020: gli e-commerce, lo shopping e le vendite online sono ormai prassi quotidiana per molti – aziende e utenti – e continueranno ad essere tali anche quando la vita tornerà ad essere quella di prima.
Perché si, la pandemia finirà – ci auguriamo molto presto – ma alcune delle nuove abitudini che abbiamo acquisito rimarranno. E quella degli acquisti online è certamente una di queste.
Cosa è successo, dunque, nel mondo digital negli ultimi mesi? Cosa è cambiato? E cosa aspettarsi dal 2021?
Ne parliamo, come sempre, partendo da dati e numeri concreti, il nostro pane quotidiano.
Rispetto a quello offline, che negli ultimi 10 anni ha visto chiudere circa 63mila negozi fisici (-11%), lo shop online continua ad accelerare, registrando una crescita a due cifre: +17% nel corso dell’ultimo anno, con un fatturato stimato in 48.5 miliardi di euro. Una corsa al digitale che, solo nel 2019, ha visto registrarsi quasi 7000 nuove aziende in più con codice Ateco 47.91.1, relativo al commercio online, primario o secondario.
Il Rapporto E-commerce in Italia 2020 di Casaleggio Associati, che ha intervistato 58 operatori rappresentativi di tutti i settori merceologici, restituisce una fotografia a tinte nette e inequivocabili: se il 54% delle aziende e-commerce intervistate dichiara di aver subito grossi danni economici nel 2020, non così per un’altra fetta di mercato, per la quale invece le cose sono andate molto bene. Chi ha incrementato il proprio fatturato, infatti, ha fatto persino fatica a stare dietro agli ordini, con un +96% di incremento medio in settori come l’intrattenimento online e la formazione, o per i negozi online di alimentari che da soli hanno visto un +300%.
Tra i settori cresciuti durante il lockdown ci sono il settore alimentare, soprattutto il food delivery, il mondo farmaceutico e quello legato all’intrattenimento, in particolare le piattaforme streaming. In crescita anche l’elettronica, soprattutto legata alle nuove esigenze da smart e remote working, l’editoria, le assicurazioni, le attrezzature per lo sport indoor, i giocattoli e gli ordini connessi agli hobby casalinghi.
A soffrire di più, per ovvi motivi, è stato tutto il settore del turismo, dei trasporti, dell’accoglienza, del noleggio auto. In contrazione anche tutto il settore moda e quello di eventi e ticketing, visti i divieti di mostre, eventi e concerti dal vivo.
Ora, performance 2020 alla mano, cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo anno?
Soprattutto se il nostro business fa parte dei settori in calo, come migliorare le vendite nel 2021?
Noi di Officina Cm lo diciamo da tempo, e adesso è ancor più evidente a tutti: il marketing è già profondamente cambiato e, dopo il virus, cambierà ancora di più.
No, non ci sono alternative: bisogna aggiornare le proprie strategie.
Per questo abbiamo cercato di raccogliere le idee, le esperienze concrete testate sul campo coi nostri clienti e alcuni trend imprescindibili per il 2021 di cui tenere conto. Ne abbiamo appuntati alcuni.
Una nuova consapevolezza etica
Impatto ambientale, trasparenza, impegno etico per l’uomo e per il pianeta: sarà sempre più importante per i consumatori acquistare da aziende con identità e valori ben definiti in cui rispecchiarsi, da condividere, di cui sentirsi fieri. A fronte di un’aumentata attenzione su questi temi e ad una buona propensione a comprare meno per comprare meglio, sarà davvero fondamentale per i brand creare un racconto di marca sincero e appassionato, che susciti empatia e adesione al proprio progetto.
Occhio ai motori di ricerca
Sono finiti da un pezzo i tempi in cui gli shop online erano pochi e facilmente identificabili. I portali e-commerce oggi sono veramente tanti, per ogni categoria, con una concorrenza destinata a crescere sempre di più. Ben venga, dunque, avere il proprio portale ma perchè funzioni deve essere efficiente, veloce e… facilmente rintracciabile sul web. I dati sulla distribuzione delle attività di marketing e advertising parlano chiaro: per incrementare le vendite online nel 2021 bisognerà investire in marketing e promozione, dedicando più tempo e più risorse a presenza online, ottimizzazione Seo e posizionamento sui motori di ricerca. Attenzione particolare anche alla ricerca per immagini: il 62% dei millennials – le donne e gli uomini di domani – la preferisce alla ricerca testuale.
Il social commerce
Acquistare direttamente sulle piattaforme social: una comodità che, statene certi, gli utenti non si faranno certo scappare. Facebook, whatsapp, Instagram stanno raffinando sempre di più la loro capacità di vendita, semplificando i processi che consentono agli iscritti di navigare tra i prodotti e comprarli nell’app, senza uscire verso siti separati.
Pe il 2021 sarà fondamentale tenersi pronti.
Raccogli i dati
Bene annunci e campagne su Google e Facebook, ma ad usarli senza avere un buon database di marketing si rischia di pagare tanto e sfruttarli a metà. La direzione è quella di creare sempre più connessioni dirette con i propri clienti tramite newsletter, blog, podcast, guide e contenuti e poi raccogliere i dati raccolti, organizzarli, analizzarli. Quanto più in fretta impareremo a conoscere le esigenze dei clienti, prima riusciremo a predisporre strategie mirate ed efficaci.
Il potere delle informazioni
Le informazioni sul prodotto sono importanti quanto il prodotto stesso. Immagini, specifiche, attributi, ma anche processi di reso, costi e modalità di spedizione. Impensabile oggi fare acquisti ad occhi chiusi, qualsiasi consumatore prima di prendere una decisione ha bisogno di sapere, ricercare, confrontare, essere consapevole. Per questo è necessario assicurare la massima trasparenza, non lesinare sui dettagli ed essere più chiari possibile.
Chatbot e intelligenza artificiale
Per rispondere alle esigenze h24 degli utenti, per risolvere problemi, dare feedback, fornire informazioni. Chatboot, assistenti virtuali e voice technology (più di un quarto della popolazione globale utilizza la ricerca vocale sui propri dispositivi) stanno diventando indispensabili per migliorare l’esperienza utente e sono sempre più utilizzati per fornire al pubblico contenuti d’interesse.
User experience: mettersi nei panni del cliente
Google ce lo sta dicendo da tempo ormai con tutti gli strumenti che ha a disposizione: servono contenuti di qualità, serve mettere il cliente al centro di ogni strategia, servono risposte puntuali a problemi veri, quotidiani. Un’esperienza di navigazione efficace, semplice, intuitiva è uno dei primi fattori per passare dalle parole ai fatti ed essere premiati in primis dalle persone e poi dai motori di ricerca.
Influencer, micro è meglio
Tutti vorremmo che qualcuno col seguito di Chiara Ferragni sponsorizzasse la nostra azienda. Ma in quanti possono permettersi i suoi budget a 4 zeri per una story? In pochi, pochissimi. Poco male perchè la soluzione c’è e, forse, è ugualmente efficace. Sono i micro-influencer, personalità meno note delle celebrities ma volti che il pubblico percepisce come amici, persone vere di cui potersi fidare, forse anche più degli habitué delle recensioni. Chi sono i micro-influencer e come trovarli? Dipende. Il segreto è conoscere e analizzare bene il proprio target.
Mobile first, anzi mobile only
Internet è sempre più mobile, e questo lo sapevamo. Già dal 2016, Google ha iniziato a privilegiare i siti ottimizzati in mobile per la loro indicizzazione. Cioè: un sito con una versione per smartphone ben curata e semplice da navigare anche sui piccoli schermi si posiziona meglio di uno che non ce l’ha. La breaking news è che la versione desktop dei siti (e quindi le immagini e tutte le risorse collegate) sarà totalmente eliminata dall’indice di Google e verranno indicizzati solo i contenuti mobili. Quando? Marzo 2021, stando agli annunci. Essenziale, dunque, correre subito ai ripari: tutto quello che vorremo far comparire su Google dovrà trovare posto nella nostra versione per smartphone.
Visti velocemente alcuni dei digital trend del 2021 (ma ne parleremo più diffusamente punto per punto, promesso!) dobbiamo necessariamente menzionare la tattica che per noi resta di gran lunga la principale per portare valore aggiunto e crescita alla tua azienda: l’ascolto.
Non esistono le bacchette magiche, lo schiocco di due dita o le strategie copia-incolla valide per tutti. Esistono l’analisi, i numeri, le percentuali, l’osservazione, il cuore. E servono tutti, contemporaneamente. per promuovere gli sforzi che metti in campo ogni giorno.
Il 2021 è già qui, e prima si inizia e meglio è. Per partire bene, e continuare alla grande.
Cosa possiamo fare per la tua azienda?
Cosa possiamo fare per te nel 2021?
Auguri, per un meraviglioso anno insieme!